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La carica dei sacchi gialli170 mila sacchi distribuiti porta a porta, montagne di rottami da rivendere, mercatini dell’usato in tutti i 7 centri di raccolta. Torna questo fine settimana, per il 39° anno consecutivo, il Campo Lavoro missionario, la grande raccolta umanitaria per aiutare i poveri della terra e le famiglie riminesi in difficoltà economica. Un grazie da parte dell’organizzazione al generoso esercito di volontari e alle decine di enti e associazioni che rendono possibile questa iniziativa. Insieme ad un pensiero rivolto al dramma di questi giorni in Mozambico e alle tante tragedie che stanno insanguinando il mondo.
Leggi le istruzioni per la raccolta


LA CARICA DEI SACCHI GIALLI

Ancora una volta in Campo! Per il 39° anno consecutivo. Questo fine settimana torna, con il suo carico di allegria e sudore, il Campo Lavoro Missionario, la grande raccolta di oggetti usati e materiali di recupero per sostenere progetti umanitari nei paesi del terzo e quarto mondo ma anche qui, a casa nostra, perché la povertà non conosce confini.

Il Campo coinvolgerà, come sempre, l’intera Diocesi, con 170 mila sacchi da ritirare porta a porta e un esercito di volontari al lavoro in sette centri di raccolta: due a Rimini e altri cinque a Riccione, Cattolica, Santarcangelo, Verucchio, Bellaria. Quest’anno gli aiuti principali finiranno a missionari che operano in Etiopia, Costa d’Avorio, Zambia, Camerun, Bolivia, più una quota riservata alla Caritas diocesana per aiutare famiglie riminesi in difficoltà economica. Altre destinazioni secondarie saranno previste sulla base dei risultati finali. L’anno scorso, alla chiusura dei conti, sono stati sostenuti complessivamente 14 progetti per un totale di 184.500 euro.

Torna dunque la grande kermesse, “fiore all’occhiello della nostra Diocesi” per usare le parole del vescovo: quel piccolo grande miracolo, con pochi precedenti in Italia, che si rinnova ogni anno grazie alla partecipazione di centinaia, migliaia di volontari di ogni orientamento, dentro e fuori i confini della Chiesa. Intere famiglie con nonni, figli e nipoti che attendono impazienti questo appuntamento ma anche tante organizzazioni che collaborano in vario modo: Protezione Civile, Croce Rossa, Hera, Mani Tese, Pacha Mama, Ciclofficina/Enaip, Associazione Papa Giovanni, Agesci e senza dimenticare il sostegno delle Amministrazioni locali che hanno concesso il loro patrocinio all’iniziativa.

Tra le tante partecipazioni al Campo da segnalare anche presenze dall’estero. A Rimini troveremo in tuta e guanti da lavoro Abo Rashed Ghassan, rifugiato siriano, oggi operatore della Croce Rossa. Altro ragazzo siriano a Santarcangelo: Abd Elrahim Hsyan, per tutti Sheik Abdo, fuggito dagli orrori della guerra e arrivato con la famiglia nel dicembre scorso attraverso i corridoi umanitari.

Non mancherà anche quest’anno la tradizionale lotteria (32 mila biglietti in vendita a 50 centesimi l’uno) così come non mancheranno, in tutti i centri di raccolta, gli affollatissimi mercatini dell’usato che rappresentano ormai la principale voce di entrata del Campo. Indumenti, oggetti per la casa, elettronica, libri, giocattoli, biciclette: di tutto di più, per la gioia degli amanti del vintage o di chi, semplicemente, vorrà portarsi a casa per pochi spiccioli oggetti ancora utilizzabili (una riflessione a parte sui nostri stili di vita meriterebbero i tanti capi di abbigliamento nuovi con tanto di cartellino che troviamo nei sacchi gialli…)

E a proposito di stili di vita, sulla scia dei progetti educativi promossi dal Campo nel mondo della scuola, anche nei due giorni della raccolta saranno organizzate iniziative rivolte ai giovani. A Rimini, Riccione, Santarcangelo, per i bambini più piccoli, si terranno laboratori creativi per la costruzione di oggetti utilizzando materiali di recupero mentre, per i ragazzi più grandi, un po’ ovunque, si terranno incontri di sensibilizzazione proposti dall’Ufficio per la Pastorale giovanile, che ha scelto il Campo Lavoro 2019 per la celebrazione della GMG (Giornata mondiale della Gioventù) diocesana. Titolo “I 5 passi per un si’”.

Istruzioni per la raccolta

Ricordiamo che il Campo Lavoro raccoglie indumenti, carta, metalli, scarpe, libri, giocattoli, biciclette, piccoli elettrodomestici, oggetti per la casa, batterie auto e camion. Per impossibilità di smaltimento non sarà possibile ritirare mobili e legnami, materassi, vetro, televisori, frigoriferi, pneumatici, bombole del gas. Materiali particolari e ingombranti potranno essere consegnati direttamente ai Centri di raccolta, oppure se ne potrà richiedere il ritiro chiamando questi numeri:

Rimini (punto di raccolta centrale)
Piazzale ex Mercato ortofrutticolo - Tel. 345.6182101 - 345.9782086)

Rimini (punto di raccolta decentrato zona sud)
Parrocchia Cristo Re, Via Delle Officine 65 (Tel. 334.1949744)

Riccione Zona Luna Park (Tel. 339.7023884 - 339.7607605)

Santarcangelo Area Campana, Viale Marini (Tel. 342.7177813)

Bellaria Parrocchia Santa Margherita (Tel. 338.3814381) 

Villa Verucchio Piazzale Vecchia Chiesa (Tel. 328.7760898)

Cattolica Ex bus terminal (Tel. 338.3160142 - 339.3114130)

 

Mozambico e dintorni. I dannati della Terra

Il 39° Campo Lavoro apre i battenti con un pensiero rivolto al dramma che sta vivendo in questo momento il Mozambico, dopo le devastazioni causate dal ciclone Idai che, a metà marzo, ha raso al suolo la città portuale di Beira, per poi seminare desolazione nei vicini Malawi e Zimbabwe. Secondo le Nazioni Unite si tratta di “uno dei più gravi disastri ambientali legati ai cambiamenti climatici ad aver colpito l’emisfero meridionale”. Le Ong presenti sul territorio parlano di “scenario apocalittico con i corpi delle persone che galleggiano nelle strade allagate e i sopravvissuti che cercano riparo tra gli alberi e sui tetti degli edifici rimasti in piedi…” Un dramma, dunque, di cui troppo poco si parla ma che evidenzia, ancora una volta, come lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali, le politiche di rapina a danno dei paesi poveri, i consumi esasperati della parte privilegiata del mondo stiano provocando danni ambientali di proporzioni enormi e di cui sempre più saremo chiamati a pagare il prezzo…

Il Campo Lavoro, come l’anno scorso, ha già previsto un aiuto verso quel martoriato paese, includendo tra le destinazioni secondarie dell’edizione 2019 un contributo alla missione di Charre dove operano le suore della Sacra Famiglia di Santarcangelo. Ma, generosità a parte, cosa ci suggeriscono le tante tragedie che stanno insanguinando il mondo? Le vittime del Mozambico, o della guerra in Siria, o della crisi in Venezuela o dei naufragi del Mediterraneo ci interrogano. Difficile cavarsela con un po’ di beneficenza…


Nuove povertà, nuove migrazioni

Il riscaldamento globale della Terra è considerato dagli esperti la minaccia più grave che ci sta di fronte. A causa delle emissioni di gas in atmosfera e del cosiddetto effetto serra, prodotto dalle attività industriali intensive, la temperatura media del Pianeta sta progressivamente aumentando, causando scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello dei mari, desertificazioni. Secondo un recente studio della Banca mondiale, questi cambiamenti climatici provocheranno, entro il 2050, migrazioni interne di 143 milioni di persone nelle aree più popolose del mondo.

Ai migranti che fuggono da guerre, fame e carestie, si aggiungeranno dunque i migranti che abbandonano terre divenute inospitali. Cosa risponderemo a costoro domani, quando premeranno sui nostri confini? Forse, prima di alzare muri, sarebbe il caso di trovare qualche soluzione oggi, perché tutto ciò non accada. Partendo anche da quanto può fare ciascuno di noi.

 


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