Ciò che non finisce nei mercatini dell’usato viene rivenduto a peso a ditte che operano sul mercato del recupero. I famosi sacchi gialli ricolmi di panni, le montagne di ferro, i grandi elettrodomestici in disarmo, i cumuli di carta e cartone. L’anno scorso si sono raccolti rottami per complessive 483 tonnellate, di cui 182 di metalli vari, 149 di indumenti usati, 33 di rifiuti elettronici e 74 di carta. Per un introito complessivo di 83 mila euro (la voce di entrata più consistente). Nella vendita di questi materiali è sempre stato privilegiato il rapporto con aziende in grado di offrire le più ampie garanzie in termini di trasparenza delle destinazioni e correttezza della filiera produttiva. Per quest’anno le aziende incaricate sono: Ottaviani & Marcaccini di San Giovanni in Marignano (ferro e metalli vari), Eurotess di Prato (Indumenti e giocattoli), Bandini & Casamenti di Forlì (carta), Sider Rottami Adriatica di Pesaro (RAEE, rifiuti elettrici e elettronici).