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Sold out al Teatro degli Atti per lo spettacolo “Nel mare ci sono i coccodrilli”
Tutto esaurito venerdì sera al teatro degli Atti per la rappresentazione “Nel mare ci sono i coccodrilli”, evento inaugurale del 38° Campo Lavoro missionario ormai alle porte. Tratto dal famoso libro di Fabio Geda e interpretato dall’attore Christian di Domenico, lo spettacolo narra il lungo viaggio di Enaiatollah Akbari, ragazzino afgano di dieci anni, dal suo paese d’origine fino in Italia. Sabato mattina lo spettacolo è stato replicato, con analogo successo, per le scuole riminesi. Hanno partecipato circa 300 ragazzi del Liceo Scienze umane, della Scuola media Panzini di Rimini, del Centro di Formazione professionale Enaip.
> Vedi l'intervista all'attore
A Santarcangelo appuntamento con le Storie dal Libano
A Santarcangelo, mercoledì 21 marzo alle ore 19.00, presso il Centro Parrocchiale Giovanni Paolo II, appuntamento con Storie dal Libano, una interessante serata che prevede la visione del film “L’Insulto” ed a seguire un dibattito e confronto con i volontari di Operazione Colomba che racconteranno la loro esperienza in un territorio in cui la situazione dei profughi è critica ormai da molti anni. Nel corso di questi anni di conflitto il Paese ha accolto milioni di profughi e tanti continuano ad arrivare quotidianamente.
L’assenza di un riconoscimento ufficiale dello status di profughi per questi milioni di persone, i contrasti con la polizia locale e il muro innalzato da un sistema sanitario privato, non hanno fatto altro che esacerbare e rendere assurde le condizioni di vita nei campi in cui esse vengono confinate.
Operazione Colomba è il corpo non violento di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII; alle sue radici ha la scelta di condividere la vita con le persone in difficoltà, in particolare con le vittime dei conflitti armati. Così, a partire dal 2014, a qualche anno dallo scoppio delle primavere arabe e del conflitto siriano, alcuni volontari hanno deciso di portare la loro presenza in un campo profughi al nord del Libano, a cinque kilometri dal confine siriano. I punti cardini attorno a cui ruota Operazione Colomba sono: la condivisione della vita con i più poveri tra le vittime del conflitto, cercando di aiutarli nei loro bisogni primari; la difesa dei più esposti alla violenza della guerra, attraverso la presenza di volontari neutrali ed internazionali; la promozione del dialogo e il tentativo di risolvere o agire direttamente sulle cause che hanno comportato una determinata situazione sociale.
"Respiriamo tutti la stessa aria".
E’ un vecchio detto che rende molto l’idea di quello che dovrebbe essere e vuole essere il nostro coinvolgimento anche come associazione Campo Lavoro Missionario.
“I martedì del mondo”. Al via il 30 gennaio il corso di Missiologia 2018
Dalle diseguaglianze al bene comune. Ovvero consumare meno per consumare tutti… E’ la provocazione con cui si aprono “I martedì del mondo”, il ciclo di conversazioni del corso di Missiologia 2018 che prende il via in Diocesi il 30 gennaio (ore 20.45 in sala Marvelli). A parlare delle ingiustizie del mondo e dell’esigenza di ricercare nuove formule economiche capaci di garantire a tutti la soddisfazione dei bisogni fondamentali sarà Francesco Gesualdi, già allievo di don Milani, coordinatore del Centro “Nuovo Modello di Sviluppo” di Vecchiano (Pisa) e fondatore, con Alex Zanotelli, della Rete Lilliput.
Promotore di numerose campagne di pressione, Gesualdi ci inviterà a riflettere sui meccanismi perversi che regolano l’economia occidentale e sui disastri sociali e ambientali provocati dai falsi miti della crescita infinita. Ci ricorderà che le risorse del pianeta sono in realtà limitate e concentrate nelle mani di pochi. E ci ricorderà che per conciliare equità e sostenibilità le vie da percorrere sono quelle della sobrietà, del rispetto dei beni comuni, in una parola della “decrescita”… Tema difficile e “scomodo”, sollevato anche dalla “Laudato sii” di Papa Francesco, che interroga le abitudini e gli stili di vita di ciascuno di noi, abitanti della parte fortunata del mondo…
Dopo l’incontro con Gesualdi, il corso proseguirà con altri tre appuntamenti. Martedì 6 febbraio interverrà Michele Dotti, educAttore, formatore e scrittore, sul tema “Per un futuro di giustizia e pace. Quali scelte possibili”. Il 20 febbraio sarà poi la volta di Padre Franco Vialetto, prete-sindaco di Cacoal in Brasile (“Aprire una via alla giustizia e alla pace”). Chiuderà il ciclo delle conversazioni il 27 Febbraio una testimonianza di Padre Domenico Guarino, collaboratore del Tribunale Internazionale dei Popoli, su “Normativa esistente in difesa dei migranti e abusi ricorrenti”.
Il ciclo di incontri “I martedì del mondo” è promosso da Missio Rimini, in collaborazione con Caritas-Migrantes, Progetto Culturale diocesano, Associazione Papa Giovanni XXIII, Campo Lavoro missionario.
Il pensiero di Francesco Gesualdi “Il mondo siede su due bombe: la crisi ambientale e quella sociale. Mentre le risorse si fanno sempre più scarse, alcuni segnali relativi al cambiamento del clima indicano che gli equilibri naturali si stanno alterando in maniera irrimediabile. Nel contempo sappiamo che la maggior parte della popolazione terrestre non riesce a soddisfare neanche i bisogni fondamentali: il cibo, l’acqua potabile, il vestiario, l’alloggio, l’istruzione di base. Ci troviamo di fronte a un dilemma angosciante: più crescita economica per uscire dalla povertà o meno crescita economica per salvare il pianeta? C’è un modo per coniugare equità e sostenibilità. La soluzione sta nel fatto che i popoli ricchi si convertano alla sobrietà, ossia accettino uno stile di vita, personale e collettivo, più parsimonioso, più pulito, più lento, più inserito nei cicli naturali, in modo da lasciare ai poveri le risorse e gli spazi ambientali di cui hanno bisogno. Varie esperienze individuali e di gruppo dimostrano che la sobrietà è non solo possibile ma anche liberatoria. Ma la sobrietà preoccupa per i suoi risvolti sociali. In primo luogo l’occupazione. Se consumiamo di meno, come creeremo nuovi posti di lavoro? Se produciamo di meno, guadagnando quindi di meno, chi fornirà allo Stato i soldi necessari a garantire istruzione, sanità, viabilità, trasporti pubblici? In conclusione, è possibile vivere bene con meno? È possibile coniugare sobrietà con piena occupazione e garanzia dei bisogni fondamentali per tutti? È possibile passare dall’economia della crescita all’economia del limite, facendo vivere tutti in maniera sicura? Dalla presentazione del libro “Sobrietà. Dallo spreco di pochi ai diritti per tutti” di Francesco Gesualdi (Feltrinelli 2005) |