#stili di vita
Campo Lavoro 2025. Le buone ragioni per non mancare
Quattro video per quattro testimoni con quattro ragioni per cui non si può mancare al 45° Campo Lavoro missionario, in onda il 5 e 6 aprile in tutta la Diocesi. A Claudia, Lorenzo, Elia e Rafael e Jardel è stato chiesto: "perché non si può mancare al Campo Lavoro missionario?". Ne sono usciti fuori dei simpatici video, che invitano tutti a prendere parte alla festa del Campo Lavoro.
Comincia Claudia, giovane missionaria in Zambia: «Ogni piccolo gesto può cambiare il mondo di qualcuno... anche il tuo!».
Prosegue Lorenzo, scienziato e divulgatore di tematiche ambientali, sul tema dei nuovi stili di vita: «al campo lavoro si riusa, si ricicla, si ripara, perché tutte le cose - anche quelle che consideriamo rifiuti - in realtà hanno un valore».
Elia, educatore e anch'egli divulgatore di tematiche ambientali, ma anche storico campolavoratore, parla invece della gioia di far parte del Campo Lavoro! «Se hai voglia di passare due giorni con della gente divertente e interessante, facendo anche qualcosa per cambiare il mondo, allora... vieni al Campo Lavoro!»
Infine il video da un'altra terra di Missione, il Brasile: Rafael e Jardel, ci mostrano uno dei frutti dell'impegno del Campo Lavoro missionario. Quella che si vede nel video non è solo una macchina, ma l'occasione per decine di bambini e ragazzi a rischio di frequentare lezioni scolastiche e corsi di formazione.
Ognuno può fare la sua piccola ma indispensabile parte: venire a fare acquisti ai mercatini dell'usato, oppure portare al campo le cose che non si usano più, sono già dei gesti importanti di valore sia ecologico che sociale. La festa è ancora più grande, però, nell'unirsi all'esercito di pace di circa 2000 volontari, che - maniche arrotolate e guanti alla mano - si spenderanno per la grande raccolta.
Tutte le informazioni sulla raccolta, i mercatini e le modalità per contribuire nella >> pagina dedicata.
Gli oggetti riprendono vita al Restart Party
Appuntamento sabato 15 marzo, dalle 15 alle 18, con una nuova edizione del Restart Party, in preparazione al 45° Campo Lavoro missionario. Il Restart Party è la festa della riparazione di elettrodomestici e dispositivi informatici ed elettronici: un modo per non buttare via niente e ridare vita alle cose. Chi possiede oggetti guasti o malfunzionanti può portarli al Restart Party e, con l'aiuto dei tutor, apprendere come ripararli, divertendosi. Sì perché il Restart Party è, appunto, una festa per tutta la famiglia. Accanto alle postazioni di riparazione, sarà presente anche un mercatino di elettronica rigenerata. Inoltre - novità di questa edizione - sarà possibile partecipare ad un workshop di utilizzo della stampante 3D.
Il Restart Party si svolgerà presso il Centro "Cose Belle", l'ex scuola d'infanzia della Grotta Rossa, a Rimini.
Coloro che hanno abilità nella riparazione e/o nell'informatica possono dare la propria disponibilità a partecipare come tutor. Per farlo basta scrivere una mail all'indirizzo .
Il Restart Party fa parte della rassegna di eventi che precedono la Grande Raccolta del 5-6 aprile 2025.
- Scopri l'evento
- Scopri la rassegna degli eventi pre-campo
- Scopri la Grande Raccolta del 5-6 aprile 2025
Una Grande Raccolta… Giubilare. Il 5 e 6 aprile 2025
Si avvicina il Campo Lavoro, con il sacco giallo che lo contraddistingue. La 45esima edizione del Campo Lavoro missionario coinciderà con l’anno del Giubileo della speranza, indetto da papa Francesco. “Pellegrini di speranza” sono tutti coloro che a vario titolo prenderanno parte a questa iniziativa, che è davvero un segno luminoso nella nostra Diocesi.
Come sempre la grande raccolta sarà finalizzata alla raccolta di oggetti usati e materiali di recupero per sostenere i progetti umanitari nei paesi poveri del mondo e sostenere altresì le povertà locali attraverso la Caritas di Rimini. La solidarietà e l’impegno per il pianeta che caratterizzano l’Associazione sono quelli di sempre. Tutti possono contribuire indossando un paio di guanti durante il campo o anche semplicemente donando i propri oggetti e indumenti che non usa più, oppure venendo a visitare i mercatini allestiti nei campi durante la due giorni. Ogni persona è importante per la riuscita della Grande raccolta. I campi allestiti saranno sei, due a Rimini, uno a Riccione, uno a Villa Verucchio, uno a Bellaria ed infine uno a Santarcangelo di Romagna. Ai sei grandi centri di raccolta, si affiancano tanti altri centri presso le parrocchie e le varie zone della Diocesi. Un’altra modalità per sostenere il Campo Lavoro missionario è quello della Lotteria. I biglietti hanno già cominciato a fare il giro della Diocesi, al solito prezzo di 0,50 euro.
- Tutte le informazioni sulla Grande Raccolta e i mercatini del 5 e 6 aprile 2025
- Scopri la Lotteria 2025
"C'era una volta la guerra". A teatro con Emergency
Il Campo Lavoro 2025 si apre con un appuntamento a teatro. “C’era una volta la guerra”, è lo spettacolo teatrale prodotto da EMERGENCY Ong Onlus, interpretato da Mario Spallino, per la regia e drammaturgia di Patrizia Pasqui, che sarà in scena il 28 febbraio, ore 21, presso il Teatro degli Atti. Uno spettacolo per ripercorrere la storia di questi ultimi decenni e mostrarci che la guerra non è mai inevitabile. È questo il primo degli eventi della rassegna che precede la Grande Raccolta del 5 e 6 aprile. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. La rassegna proseguirà con la Veglia di preghiera del 24 marzo e sfocerà nella due giorni di raccolta e mercatini.
In un atto unico di 75 minuti si susseguono fatti, personaggi, riflessioni, dialoghi e canzoni che cercano di ripercorrere la storia di questi ultimi decenni e mostrare che la guerra non è inevitabile. L’orologio dell’Apocalisse - il Doomsday Clock, è stato ideato dagli scienziati della rivista del Bulletin of Atomic Scientists nel 1947 per mostrare metaforicamente una ipotetica fine del mondo.
Di fronte a tutto questo, C’era una volta la guerra è un titolo che potrebbe sembrare un’utopia. ‘Utopia’ non è una parola adatta soltanto ai sognatori, ai poeti o ai pazzi. Non significa fuga dalla realtà, ma capacità di immaginare qualcosa che non c’è ancora, rendendola possibile. A dimostrarcelo sono le vite di alcune persone, più o meno conosciute, che negli anni hanno saputo inceppare il meccanismo della guerra, “per un futuro che tenga conto dell’umanità”. Attraverso la voce di Mario Spallino, accompagnata da musiche e canzoni originali di Guido Tongiorgi, le loro storie prendono vita sulla scena per ricordarci che uomini e donne possono, con le loro scelte, compiere azioni straordinarie.
C’era una volta la guerra è uno spettacolo, ma anche e soprattutto un contributo a un’educazione che includa nel suo percorso l’utopia.
> Scopri di più sul sito web di "C'era una volta la guerra"