#stili di vita
Fridays For Future. Venerdì il terzo sciopero per il clima
La crisi climatica ci impone un drastico cambiamento degli stili di vita. È una sfida che deve impegnare i potenti della Terra. Ma è anche una sfida culturale che riguarda ciascuno di noi. In tutto il mondo dal 21 al 27 settembre si manifesta a favore del nostro pianeta e del suo futuro. Il terzo sciopero per il clima Fridays For Future coinvolge anche Rimini: l'appuntamento è per venerdì 27 settembre, ore 8.30, presso il Centro Studi (Liceo Einstein). La manifestazione prevede la pulizia dell'area di partenza, un corteo sonoro sino a piazza Cavour e un concentramento finale con interventi e flashmob in piazza.
Anche per questa edizione dello sciopero si prevede una grande partecipazione di giovani studenti.
Il Campo Lavoro si unisce alla manifestazione: la sfida è quella dell'ecologia integrale, cioè di un rispetto dell'ambiente che va di pari passo al rispetto della dignità dell'uomo. Ne ha parlato ancora una volta papa Francesco nel videomessaggio inviato al summit ONU sul clima che si è svolto lunedì 23 settembre. Il papa ci ha dato tre parole chiave: onestà, responsabilità e coraggio.
Primi risultati 39° Campo Lavoro. Oltre 115 mila euro dai soli mercatini
Il Campo Lavoro cresce ancora. Alla chiusura dei conti sono oltre 115 mila euro gli incassi registrati complessivamente in tutti i centri di raccolta, con un aumento di quasi 7 mila euro rispetto al già ottimo dato dell’anno scorso. Hanno contribuito a questo risultato gli introiti dei sempre più affollati mercatini dell’usato che, per la prima volta, hanno superato la soglia dei 100 mila euro, mentre altri 15 mila euro sono venuti dalle iniziative collaterali organizzate nel corso della due giorni. In pratica aumenti si registrano ovunque...
Il centro di raccolta centrale di Rimini Celle, tra mercatini e altre iniziative, ha totalizzato quasi 43 mila euro (contro i poco più di 40 mila di un anno fa), idem nel secondo punto raccolta della parrocchia di Cristo Re, arrivato a sfiorare i 14 mila euro (rispetto ai precedenti 10.500). Stessi andamenti con segno più a Riccione 20.700 euro (contro 19.300 della passata edizione), Santarcangelo 22.200 (contro 20.800), Verucchio 8.100 (contro 7.400), Bellaria 7.300 (contro 6.400).
Grazie anche al meteo (la pioggia di venerdì ha risparmiato il weekend) si è venduto un po’ di tutto e come sempre per pochi spiccioli. Libri, giocattoli, biciclette, indumenti, scarpe, elettronica vintage, oggetti per la casa. Letteralmente presi d’assalto da una folla di visitatori in cui si mescolavano commercianti dall’occhio lungo, collezionisti alla ricerca del pezzo unico, persone con pochi soldi in tasca che quasi si azzuffava per un paio di scarpe a due euro…
Per un bilancio definitivo occorrerà ora aggiungere l’incasso della lotteria (conteggio ancora in corso) e soprattutto attendere la pesatura e la vendita dei rottami accumulati nei piazzali, ceduti a ditte che operano sul mercato del recupero. Ricordiamo che nel 2018 si raccolsero 177 tonnellate di ferro e metalli vari, 159 tonnellate di indumenti , 71 tonnellate di carta, 42 tonnellate di rifiuti elettronici.
Ma al di là del risultato economico, gli organizzatori vogliono sottolineare come il 39° Campo Lavoro sia stato un esempio virtuoso di economia circolare, dimostrando che è possibile dare una seconda vita alle cose, senza la necessità di comprarne sempre di nuove. Così come è stato, ancora una volta, una festa di popolo, un bellissimo momento di incontro tra culture diverse, una testimonianza di quella Rimini solidale capace di rimboccarsi le maniche per offrire un po’ di aiuto a chi ha bisogno di tutto. Quest’anno gli aiuti del Campo finiranno in Etiopia, Costa d’Avorio, Zambia, Camerun , Bolivia per sostenere progetti educativi, sanitari, di avviamento al lavoro ma serviranno anche per portare una boccata di ossigeno a famiglie riminesi che non arrivano a fine mese. Altre destinazioni saranno infine possibili in base ai risultati finali di questa edizione.
A tutti i volontari, alle tante associazioni, aziende, istituzioni che in vario modo hanno collaborato, alle migliaia di persone che hanno partecipato va il sincero ringraziamento del Campo con un arrivederci all’anno prossimo per l’edizione del quarantennale.
La carica dei sacchi gialli
170 mila sacchi distribuiti porta a porta, montagne di rottami da rivendere, mercatini dell’usato in tutti i 7 centri di raccolta. Torna questo fine settimana, per il 39° anno consecutivo, il Campo Lavoro missionario, la grande raccolta umanitaria per aiutare i poveri della terra e le famiglie riminesi in difficoltà economica. Un grazie da parte dell’organizzazione al generoso esercito di volontari e alle decine di enti e associazioni che rendono possibile questa iniziativa. Insieme ad un pensiero rivolto al dramma di questi giorni in Mozambico e alle tante tragedie che stanno insanguinando il mondo.
LA CARICA DEI SACCHI GIALLI
Ancora una volta in Campo! Per il 39° anno consecutivo. Questo fine settimana torna, con il suo carico di allegria e sudore, il Campo Lavoro Missionario, la grande raccolta di oggetti usati e materiali di recupero per sostenere progetti umanitari nei paesi del terzo e quarto mondo ma anche qui, a casa nostra, perché la povertà non conosce confini.
Il Campo coinvolgerà, come sempre, l’intera Diocesi, con 170 mila sacchi da ritirare porta a porta e un esercito di volontari al lavoro in sette centri di raccolta: due a Rimini e altri cinque a Riccione, Cattolica, Santarcangelo, Verucchio, Bellaria. Quest’anno gli aiuti principali finiranno a missionari che operano in Etiopia, Costa d’Avorio, Zambia, Camerun, Bolivia, più una quota riservata alla Caritas diocesana per aiutare famiglie riminesi in difficoltà economica. Altre destinazioni secondarie saranno previste sulla base dei risultati finali. L’anno scorso, alla chiusura dei conti, sono stati sostenuti complessivamente 14 progetti per un totale di 184.500 euro.
Torna dunque la grande kermesse, “fiore all’occhiello della nostra Diocesi” per usare le parole del vescovo: quel piccolo grande miracolo, con pochi precedenti in Italia, che si rinnova ogni anno grazie alla partecipazione di centinaia, migliaia di volontari di ogni orientamento, dentro e fuori i confini della Chiesa. Intere famiglie con nonni, figli e nipoti che attendono impazienti questo appuntamento ma anche tante organizzazioni che collaborano in vario modo: Protezione Civile, Croce Rossa, Hera, Mani Tese, Pacha Mama, Ciclofficina/Enaip, Associazione Papa Giovanni, Agesci e senza dimenticare il sostegno delle Amministrazioni locali che hanno concesso il loro patrocinio all’iniziativa.
Tra le tante partecipazioni al Campo da segnalare anche presenze dall’estero. A Rimini troveremo in tuta e guanti da lavoro Abo Rashed Ghassan, rifugiato siriano, oggi operatore della Croce Rossa. Altro ragazzo siriano a Santarcangelo: Abd Elrahim Hsyan, per tutti Sheik Abdo, fuggito dagli orrori della guerra e arrivato con la famiglia nel dicembre scorso attraverso i corridoi umanitari.
Non mancherà anche quest’anno la tradizionale lotteria (32 mila biglietti in vendita a 50 centesimi l’uno) così come non mancheranno, in tutti i centri di raccolta, gli affollatissimi mercatini dell’usato che rappresentano ormai la principale voce di entrata del Campo. Indumenti, oggetti per la casa, elettronica, libri, giocattoli, biciclette: di tutto di più, per la gioia degli amanti del vintage o di chi, semplicemente, vorrà portarsi a casa per pochi spiccioli oggetti ancora utilizzabili (una riflessione a parte sui nostri stili di vita meriterebbero i tanti capi di abbigliamento nuovi con tanto di cartellino che troviamo nei sacchi gialli…)
E a proposito di stili di vita, sulla scia dei progetti educativi promossi dal Campo nel mondo della scuola, anche nei due giorni della raccolta saranno organizzate iniziative rivolte ai giovani. A Rimini, Riccione, Santarcangelo, per i bambini più piccoli, si terranno laboratori creativi per la costruzione di oggetti utilizzando materiali di recupero mentre, per i ragazzi più grandi, un po’ ovunque, si terranno incontri di sensibilizzazione proposti dall’Ufficio per la Pastorale giovanile, che ha scelto il Campo Lavoro 2019 per la celebrazione della GMG (Giornata mondiale della Gioventù) diocesana. Titolo “I 5 passi per un si’”.
Istruzioni per la raccolta
Ricordiamo che il Campo Lavoro raccoglie indumenti, carta, metalli, scarpe, libri, giocattoli, biciclette, piccoli elettrodomestici, oggetti per la casa, batterie auto e camion. Per impossibilità di smaltimento non sarà possibile ritirare mobili e legnami, materassi, vetro, televisori, frigoriferi, pneumatici, bombole del gas. Materiali particolari e ingombranti potranno essere consegnati direttamente ai Centri di raccolta, oppure se ne potrà richiedere il ritiro chiamando questi numeri:
Rimini (punto di raccolta centrale)
Piazzale ex Mercato ortofrutticolo - Tel. 345.6182101 - 345.9782086)
Rimini (punto di raccolta decentrato zona sud)
Parrocchia Cristo Re, Via Delle Officine 65 (Tel. 334.1949744)
Riccione Zona Luna Park (Tel. 339.7023884 - 339.7607605)
Santarcangelo Area Campana, Viale Marini (Tel. 342.7177813)
Bellaria Parrocchia Santa Margherita (Tel. 338.3814381)
Villa Verucchio Piazzale Vecchia Chiesa (Tel. 328.7760898)
Cattolica Ex bus terminal (Tel. 338.3160142 - 339.3114130)
Mozambico e dintorni. I dannati della Terra
Il 39° Campo Lavoro apre i battenti con un pensiero rivolto al dramma che sta vivendo in questo momento il Mozambico, dopo le devastazioni causate dal ciclone Idai che, a metà marzo, ha raso al suolo la città portuale di Beira, per poi seminare desolazione nei vicini Malawi e Zimbabwe. Secondo le Nazioni Unite si tratta di “uno dei più gravi disastri ambientali legati ai cambiamenti climatici ad aver colpito l’emisfero meridionale”. Le Ong presenti sul territorio parlano di “scenario apocalittico con i corpi delle persone che galleggiano nelle strade allagate e i sopravvissuti che cercano riparo tra gli alberi e sui tetti degli edifici rimasti in piedi…” Un dramma, dunque, di cui troppo poco si parla ma che evidenzia, ancora una volta, come lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali, le politiche di rapina a danno dei paesi poveri, i consumi esasperati della parte privilegiata del mondo stiano provocando danni ambientali di proporzioni enormi e di cui sempre più saremo chiamati a pagare il prezzo…
Il Campo Lavoro, come l’anno scorso, ha già previsto un aiuto verso quel martoriato paese, includendo tra le destinazioni secondarie dell’edizione 2019 un contributo alla missione di Charre dove operano le suore della Sacra Famiglia di Santarcangelo. Ma, generosità a parte, cosa ci suggeriscono le tante tragedie che stanno insanguinando il mondo? Le vittime del Mozambico, o della guerra in Siria, o della crisi in Venezuela o dei naufragi del Mediterraneo ci interrogano. Difficile cavarsela con un po’ di beneficenza…
Nuove povertà, nuove migrazioni
Il riscaldamento globale della Terra è considerato dagli esperti la minaccia più grave che ci sta di fronte. A causa delle emissioni di gas in atmosfera e del cosiddetto effetto serra, prodotto dalle attività industriali intensive, la temperatura media del Pianeta sta progressivamente aumentando, causando scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello dei mari, desertificazioni. Secondo un recente studio della Banca mondiale, questi cambiamenti climatici provocheranno, entro il 2050, migrazioni interne di 143 milioni di persone nelle aree più popolose del mondo.
Ai migranti che fuggono da guerre, fame e carestie, si aggiungeranno dunque i migranti che abbandonano terre divenute inospitali. Cosa risponderemo a costoro domani, quando premeranno sui nostri confini? Forse, prima di alzare muri, sarebbe il caso di trovare qualche soluzione oggi, perché tutto ciò non accada. Partendo anche da quanto può fare ciascuno di noi.
Il Restart Party del Campo Lavoro. Domenica 10 la festa della riparazione
Domenica 10 marzo appuntamento con il recupero e il riutilizzo. Quanti volessero partecipare all'edizione 2019 del Restart Party marchiato Campo Lavoro, l'appuntamento è dalle ore 15 presso i locali della parrocchia del Sacro Cuore (v.le Marconi 43, Miramare di Rimini). Il Restart Party è la festa degli oggetti che riprendono vita. Chi vorrà partecipare potrà portare con sé elettrodomestici e altri oggetti guasti o malfunzionanti che desidera riparare; saranno gli stessi partecipanti a riparare i propri apparecchi, con l’aiuto dei tutor. L’iniziativa è stata portata nella nostra provincia da alcuni volontari del Campo Lavoro.
Un'iniziativa nata a Londra e già diffusa in tutta Europa (in Italia gli scorsi anni a Torino e Firenze). Il Restart Party tornerà contestualmente alla due giorni del Campo Lavoro (6 e 7 aprile) presso il campo di Riccione.
Riparare è una festa, perché è divertente. I partecipanti, quindi, sono invitati a partecipare con le proprie famiglie e i propri amici: il Restart Party è anche un’occasione di incontro e di allegria.
È inoltre possibile portare con sé oggetti guasti che non si usano più: una volta riparati potranno essere destinati ai mercatini del Campo Lavoro, contribuendo a creare un’economia circolare in cui “non si butta via niente”.
Contestualmente al Restart Party si svolgerà anche l'evento RetroConsole: alcuni esperti e collezionisti di videogiochi arcade metteranno in mostra alcune delle loro macchine e guideranno gli ospiti alla costruzione di una console da sala giochi a basso costo da collegare alla TV di casa.