#accoglienza
Sbarcati in Kenya gli aiuti del Campo Lavoro
Sono arrivati in Kenya gli aiuti dalla raccolta 2018. Stefano Vitali, dell'Associazione Papa Giovanni XXIII, amico e volontario del Campo Lavoro Missionario, era in visita presso il Centro G9 di Nairobi e ha spedito alla redazione due bellissimi filmati. Nella casa di accoglienza Simone è padre di una ventina di giovani sottratti dalla strada e dalla dipendenza dalla colla. L'unico modo per garantire loro un futuro è quello di dar loro accesso all'istruzione e la possibilità di un'occupazione. I 12 mila euro del Campo Lavoro 2018 sono stati impiegati per rendere coltivabile un appezzamento di terra e per restaurare parte di una vecchia porcilaia, divenuta ora un capanno per l'allevamento di conigli, galline e capre.
Le slum di Nairobi, capitale del Kenya, sono tra i luoghi più poveri del pianeta. Qui vivono moltissimi giovani che, per dimenticare la fame, fanno uso di colla dalla quale presto divengono dipendenti. Dare un futuro a questi giovani è lo scopo del Centro G9: seguiti dagli operatori, essi riscoprono il valore della vita e guardano con fiducia al futuro.
Per approfondire:
> Guarda qui sotto i video
> Conosci il Centro G9 (sito Condivisione fra i popoli | video di presentazione del centro | video sulla condizione dei giovani)
Dal Perù il grazie per gli aiuti ricevuti dal Campo 2018
Stefania ci scrive dal Perù, e precisamente da Pariamarca, per ringraziare tutti i volontari che si sono impegnati nella scorsa edizione del Campo Lavoro. Stefania è un'infermiera che da alcuni anni opera presso la casa San Giuseppe Cottolengo in Perù. Qui vengono accolte persone con disabilità fisica e mentale che provengono anche da paesi molto lontani. Gli 8 mila euro con cui il Campo Lavoro 2018 ha sostenuto questa missione sono serviti in particolare per l'allestimento di una sala di psicomotricità e per l'acquisto di un pulmino.
> Leggi sotto o scarica la lettera e gli scatti fotografici dalla casa S. Giuseppe Cottolengo
Carissimi, Sono Stefania, un’infermiera che da 6 anni vive in missione, a Pariamarca piccolo paesino vicino a Cajamarca nel nord del Peru, dove e´stata aperta 4 anni fa una casa d’accoglienza per persone con disabilità fisica e mentale. Al momento siamo 33 tra bambini, ragazzi ed alcuni adulti, arrivano da zone del Perù anche molto lontane, quasi tutti in stato di totale abbandono. Accoglierli significa prendersi a cuore non solo la loro salute ed i bisogni primari, ma anche e soprattutto migliorare la loro qualità di vita; Con l’affetto e tanta pazienza cerchiamo di migliorare la loro autonomia nelle attività di vita quotidiana, organizziamo laboratori, gite e attività. Nel mese di luglio io e le ragazze che assistono i bambini abbiamo partecipato ad un corso di riabilitazione comunitaria per aiutare i più piccoli che soffrono di paralisi cerebrale infantile ed hanno molto bisogno di fisioterapia. Il desiderio è di poter migliorare sempre di più l’ assistenza ai nostri ragazzi, e farli vivere in un ambiente bello e sereno. Questa lettera è prima di tutto per ringraziarvi per tutto il vostro impegno, lavoro e generosità; Grazie alle donazioni e al lavoro di tanti ragazzi e famiglie, siamo riusciti a giugno, ad allestire una sala di psicomotricità; Mentre a settembre abbiamo comprato un pulmino ( in arrivo tra qualche settimana), che servirà per gli spostamenti dei ragazzi, sopratutto per le visite in ospedale e gli esami medici a cui di frequente si sottopongono. Questa casa aperta alle necessità dei più poveri, va avanti grazie a voi, ogni giorno ci sono tanti bisogni da soddisfare viveri, medicine, pannoloni, esami medici che a volte sono a pagamento; Ogni giorno ringraziamo di quello che riceviamo e affidiamo nelle nostre preghiere tutte le persone che ci aiutano. La casa è dedicata a San Giuseppe Cottolengo, che instancabile accolse centinaia di malati nei suoi ospedali, affidandosi alla Divina Provvidenza e alla Vergine Maria; Anche noi vogliamo seguire i passi di questo santo ed aprire la porta della nostra casa a chi ha bisogno, a chi è solo, a chi ha bisogno d’amore. Grazie per il vostro prezioso aiuto. Stefania e i ragazzi della Casa San Giuseppe Cottolengo |
Sold out al Teatro degli Atti per lo spettacolo “Nel mare ci sono i coccodrilli”
Tutto esaurito venerdì sera al teatro degli Atti per la rappresentazione “Nel mare ci sono i coccodrilli”, evento inaugurale del 38° Campo Lavoro missionario ormai alle porte. Tratto dal famoso libro di Fabio Geda e interpretato dall’attore Christian di Domenico, lo spettacolo narra il lungo viaggio di Enaiatollah Akbari, ragazzino afgano di dieci anni, dal suo paese d’origine fino in Italia. Sabato mattina lo spettacolo è stato replicato, con analogo successo, per le scuole riminesi. Hanno partecipato circa 300 ragazzi del Liceo Scienze umane, della Scuola media Panzini di Rimini, del Centro di Formazione professionale Enaip.
> Vedi l'intervista all'attore