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Martedì, 20 Novembre 2018 12:49

Sbarcati in Kenya gli aiuti del Campo Lavoro

Martedì, 20 Novembre 2018 12:49

Sono arrivati in Kenya gli aiuti dalla raccolta 2018. Stefano Vitali, dell'Associazione Papa Giovanni XXIII, amico e volontario del Campo Lavoro Missionario, era in visita presso il Centro G9 di Nairobi e ha spedito alla redazione due bellissimi filmati. Nella casa di accoglienza Simone è padre di una ventina di giovani sottratti dalla strada e dalla dipendenza dalla colla. L'unico modo per garantire loro un futuro è quello di dar loro accesso all'istruzione e la possibilità di un'occupazione. I 12 mila euro del Campo Lavoro 2018 sono stati impiegati per rendere coltivabile un appezzamento di terra e per restaurare parte di una vecchia porcilaia, divenuta ora un capanno per l'allevamento di conigli, galline e capre.

Le slum di Nairobi, capitale del Kenya, sono tra i luoghi più poveri del pianeta. Qui vivono moltissimi giovani che, per dimenticare la fame, fanno uso di colla dalla quale presto divengono dipendenti. Dare un futuro a questi giovani è lo scopo del Centro G9: seguiti dagli operatori, essi riscoprono il valore della vita e guardano con fiducia al futuro.


Per approfondire:

> Guarda qui sotto i video

> Conosci il Centro G9 (sito Condivisione fra i popoli | video di presentazione del centro | video sulla condizione dei giovani)

 

 

 

 

 


Martedì, 09 Ottobre 2018 19:07

Stefania ci scrive dal Perù, e precisamente da Pariamarca, per ringraziare tutti i volontari che si sono impegnati nella scorsa edizione del Campo Lavoro. Stefania è un'infermiera che da alcuni anni opera presso la casa San Giuseppe Cottolengo in Perù. Qui vengono accolte persone con disabilità fisica e mentale che provengono anche da paesi molto lontani. Gli 8 mila euro con cui il Campo Lavoro 2018 ha sostenuto questa missione sono serviti in particolare per l'allestimento di una sala di psicomotricità e per l'acquisto di un pulmino.

> Leggi sotto o scarica la lettera e gli scatti fotografici dalla casa S. Giuseppe Cottolengo

 

 

Carissimi,

Sono Stefania, un’infermiera che da 6 anni vive in missione, a Pariamarca piccolo paesino vicino a Cajamarca nel nord del Peru, dove e´stata aperta 4 anni fa una casa d’accoglienza per persone con disabilità fisica e mentale.

Al momento siamo 33 tra bambini, ragazzi ed alcuni adulti, arrivano da zone del Perù anche molto lontane, quasi tutti in stato di totale abbandono.

Accoglierli significa prendersi a cuore non solo la loro salute ed i bisogni primari, ma anche e soprattutto migliorare la loro qualità di vita; Con l’affetto e tanta pazienza cerchiamo di migliorare la loro autonomia nelle attività di vita quotidiana, organizziamo laboratori, gite e attività.

Nel mese di luglio io e le ragazze che assistono i bambini abbiamo partecipato ad un corso di riabilitazione comunitaria per aiutare i più piccoli che soffrono di paralisi cerebrale infantile ed hanno molto bisogno di fisioterapia.

Il desiderio è di poter migliorare sempre di più l’ assistenza ai nostri ragazzi, e farli vivere in un ambiente bello e sereno.

Questa lettera è prima di tutto per ringraziarvi per tutto il vostro impegno, lavoro e generosità;

Grazie alle donazioni e al lavoro di tanti ragazzi e famiglie, siamo riusciti a giugno, ad allestire una sala di psicomotricità;

Mentre a settembre abbiamo comprato un pulmino ( in arrivo tra qualche settimana), che servirà per gli spostamenti dei ragazzi, sopratutto per le visite in ospedale e gli esami medici a cui di frequente si sottopongono.

Questa casa aperta alle necessità dei più poveri, va avanti grazie a voi, ogni giorno ci sono tanti bisogni da soddisfare viveri, medicine, pannoloni, esami medici che a volte sono a pagamento; Ogni giorno ringraziamo di quello che riceviamo e affidiamo nelle nostre preghiere tutte le persone che ci aiutano.

La casa è dedicata a San Giuseppe Cottolengo, che instancabile accolse centinaia di malati nei suoi ospedali, affidandosi alla Divina Provvidenza e alla Vergine Maria;

Anche noi vogliamo seguire i passi di questo santo ed aprire la porta della nostra casa a chi ha bisogno, a chi è solo, a chi ha bisogno d’amore.

Grazie per il vostro prezioso aiuto.

Stefania e i ragazzi della Casa San Giuseppe Cottolengo

 

 


Lunedì, 19 Marzo 2018 13:18

Tutto esaurito venerdì sera al teatro degli Atti per la rappresentazione “Nel mare ci sono i coccodrilli”, evento inaugurale del 38° Campo Lavoro missionario ormai alle porte. Tratto dal famoso libro di Fabio Geda e interpretato dall’attore Christian di Domenico, lo spettacolo narra il lungo viaggio di Enaiatollah Akbari, ragazzino afgano di dieci anni, dal suo paese d’origine fino in Italia. Sabato mattina lo spettacolo è stato replicato, con analogo successo, per le scuole riminesi. Hanno partecipato circa 300 ragazzi del Liceo Scienze umane, della Scuola media Panzini di Rimini, del Centro di Formazione professionale Enaip.

> Vedi l'intervista all'attore

 


45 anni di campo lavoro missionario

314
progetti missionari sostenuti

36
paesi raggiunti nei 5 continenti

2000+
volontari coinvolti ogni anno

Da 5000 a
150.000
case raggiunte nel riminese

3,5 MLN
di Euro destinati alle missioni

32.146
quintali di indumenti raccolti

67.005
quintali di ferro raccolti

22.867
quintali di carta raccolti

4.080
quintali di elettrodomestici raccolti

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