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"C'era una volta la guerra". A teatro con Emergency
Il Campo Lavoro 2025 si apre con un appuntamento a teatro. “C’era una volta la guerra”, è lo spettacolo teatrale prodotto da EMERGENCY Ong Onlus, interpretato da Mario Spallino, per la regia e drammaturgia di Patrizia Pasqui, che sarà in scena il 28 febbraio, ore 21, presso il Teatro degli Atti. Uno spettacolo per ripercorrere la storia di questi ultimi decenni e mostrarci che la guerra non è mai inevitabile. È questo il primo degli eventi della rassegna che precede la Grande Raccolta del 5 e 6 aprile. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. La rassegna proseguirà con la Veglia di preghiera del 24 marzo e sfocerà nella due giorni di raccolta e mercatini.
In un atto unico di 75 minuti si susseguono fatti, personaggi, riflessioni, dialoghi e canzoni che cercano di ripercorrere la storia di questi ultimi decenni e mostrare che la guerra non è inevitabile. L’orologio dell’Apocalisse - il Doomsday Clock, è stato ideato dagli scienziati della rivista del Bulletin of Atomic Scientists nel 1947 per mostrare metaforicamente una ipotetica fine del mondo.
Di fronte a tutto questo, C’era una volta la guerra è un titolo che potrebbe sembrare un’utopia. ‘Utopia’ non è una parola adatta soltanto ai sognatori, ai poeti o ai pazzi. Non significa fuga dalla realtà, ma capacità di immaginare qualcosa che non c’è ancora, rendendola possibile. A dimostrarcelo sono le vite di alcune persone, più o meno conosciute, che negli anni hanno saputo inceppare il meccanismo della guerra, “per un futuro che tenga conto dell’umanità”. Attraverso la voce di Mario Spallino, accompagnata da musiche e canzoni originali di Guido Tongiorgi, le loro storie prendono vita sulla scena per ricordarci che uomini e donne possono, con le loro scelte, compiere azioni straordinarie.
C’era una volta la guerra è uno spettacolo, ma anche e soprattutto un contributo a un’educazione che includa nel suo percorso l’utopia.
> Scopri di più sul sito web di "C'era una volta la guerra"
Prove d’orchestra. Il progetto educativo 2024-2025 del Campo Lavoro missionario
In un’orchestra ognuno ha la sua parte, ognuno ha il suo strumento e ogni strumento produce il suo suono, ma solo suonando insieme si forma l’armonia. L’orchestra, i suoi strumenti e la musica sono metafora di un mondo inteso come una comunità coesa… di un mondo di pace. Il progetto educativo a.s. 2024-2025 del Campo Lavoro missionario si rivolge alle scuole d’infanzia ed al primo ciclo delle scuole primarie. Strumenti quali racconti, video ed audio supporteranno gli insegnanti nel proporre le tematiche. Inoltre bambine e bambini potranno suonare nell’“orchestra” del Campo Lavoro: anche quest’anno sarà proposta la raccolta dei sacchi gialli nelle scuole, sacchi che poi confluiranno nelle bancherelle e nelle aree di raccolta del 45° Campo missionario, il 5 e 6 aprile 2025.
Iniziative nelle scuole: la proposta educativa del Campo Lavoro
Oltre che una iniziativa di solidarietà, il Campo Lavoro missionario vuole anche essere un momento di sensibilizzazione per educare bambini e ragazzi verso esistenze più sobrie, più attente al risparmio delle risorse della natura, maggiormente partecipi alla vita degli altri, imparando ad accogliere le differenze come risorse preziose per tutti.
Da qui nasce la proposta educativa che il Campo Lavoro da anni rivolge al mondo della scuola. Per invitare piccoli e piccolissimi ad una riflessione sulla quantità enorme di oggetti che escono dalle nostre case per accumularsi sui piazzali di raccolta. Che se, da una parte, costituiscono una ricchezza da rivendere, dall’altra ci parlano dei nostri stili di vita, troppo spesso consumisti e spreconi e delle ingiustizie di un mondo dove c’è chi si permette il superfluo e chi non ha il necessario per vivere.
Per l'anno scolastico 2024/2025 il Campo Lavoro missionario propone alle classi il progetto educativo dal titolo Prove d'orchestra.
Prove d'orchestra
Il progetto, che rientra nel percorso educativo da tempo proposto dal Campo Lavoro Missionario alle scuole dell’infanzia e alle scuole primarie, intende favorire quest’anno una riflessione critica rispetto alle possibilità di lavorare in gruppo per conquistare luoghi collettivi armonici, proprio come accade in un’orchestra.
Osservare le dinamiche di un’orchestra ci consente infatti di comprendere la potenza del lavoro collettivo. In un’orchestra ognuno ha la sua parte, ognuno ha il suo strumento e ogni strumento produce il suo suono, ma solo suonando insieme si forma l’armonia.
Utilizzando la metafora degli strumenti, che pur nelle loro diverse caratteristiche e specificità, possono produrre musica d’insieme, ci orienteremo verso il tema della costruzione di un mondo come comunità coesa, dove diviene fondamentale la presenza di ciascun “strumento”. La musica richiede accordo, spazio, unione, ascolto, espressione, pazienza, rispetto, riconoscimento, passione e cortesia…. Pensiamo che queste siano tutte parole di PACE.
Come punto di partenza utilizzeremo l’orchestra come metafora di lavoro collettivo armonico e rispettoso; lo faremo attraverso la metodologia dell’apprendimento dall’esperienza utilizzando differenti mediatori: il gioco, la narrazione, le attività manuali, grafico pittoriche ecc…
Come ogni anno proporremo agli insegnanti un incontro informativo di approfondimento e confronto intorno alla tematica proposta. Il progetto viene pubblicato sul sito del Campo Lavoro e reso disponibile a tutte le scuole che desidereranno usufruirne.
A conclusione del percorso, come ogni anno, verrà proposta la partecipazione attiva al Campo Lavoro missionario 2025 in programma il 5 e 6 aprile allestendo nelle settimane precedenti punti di raccolta dei tradizionali sacchi gialli presso i plessi scolastici che vorranno aderire all’iniziativa.
Il progetto educativo 2024/2025 del Campo Lavoro missionario si rivolge alle scuole dell'infanzia ed al primo ciclo delle scuole primarie.
Contatti, informazioni e richieste
Francesca Stefani | | Tel. 329 980 9904
MATERIALE SCARICABILE
> Scheda di adesione al Progetto Educativo a.s. 2024-2025
Per scaricare i file fai clic sui link di seguito:
- Presentazione del Progetto Prove d'orchestra (PDF)
- Vi racconto una storia
- Disegno la musica d'orchestra
- Cantiamo insieme
- Cortometraggio
> Scopri i progetti educativi degli anni passati
Fatti sentire. Il progetto educativo 2022-2023
Proseguendo le iniziative di educazione alla mondialità rivolte al mondo della scuola, il Campo Lavoro missionario propone quest’anno un nuovo progetto educativo incentrato sul tema della pace e sui tanti percorsi possibili per costruire relazioni positive e assicurare un futuro di tolleranza, accettazione e rispetto reciproco. Titolo del progetto è FATTI SENTIRE! ovvero fai sentire la tua voce perché il mondo ha bisogno della voce di tutti. Rivolto alle scuole materne e al primo ciclo delle elementari, il progetto si propone di stimolare nei bambini una riflessione sul tema della pace, intesa come condizione mai acquisita in modo definitivo ma come conquista quotidiana da perseguire attraverso l’impegno di ciascuno di noi.
La metodologia suggerita sarà quella dell’apprendimento dall’esperienza. Si proporrà un percorso sostenuto da differenti mediatori: il gioco, la narrazione, le attività manuali e grafico pittoriche. Come ogni anno, proporremo ai bambini anche un impegno concreto, attraverso la partecipazione alla grande raccolta del Campo Lavoro previsto per il prossimo mese di marzo (le date di raccolta nelle scuole saranno comunicate in tempo utile).
Le insegnanti interessate alla realizzazione del progetto troveranno tutti i materiali e i supporti didattici messi a disposizione cliccando su questo link. Potranno anche richiedere, sin dal mese di novembre, un incontro informativo con la referente del progetto Francesca Stefani, all’indirizzo o chiamando il 329.9809904.
A Santarcangelo appuntamento con le Storie dal Libano
A Santarcangelo, mercoledì 21 marzo alle ore 19.00, presso il Centro Parrocchiale Giovanni Paolo II, appuntamento con Storie dal Libano, una interessante serata che prevede la visione del film “L’Insulto” ed a seguire un dibattito e confronto con i volontari di Operazione Colomba che racconteranno la loro esperienza in un territorio in cui la situazione dei profughi è critica ormai da molti anni. Nel corso di questi anni di conflitto il Paese ha accolto milioni di profughi e tanti continuano ad arrivare quotidianamente.
L’assenza di un riconoscimento ufficiale dello status di profughi per questi milioni di persone, i contrasti con la polizia locale e il muro innalzato da un sistema sanitario privato, non hanno fatto altro che esacerbare e rendere assurde le condizioni di vita nei campi in cui esse vengono confinate.
Operazione Colomba è il corpo non violento di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII; alle sue radici ha la scelta di condividere la vita con le persone in difficoltà, in particolare con le vittime dei conflitti armati. Così, a partire dal 2014, a qualche anno dallo scoppio delle primavere arabe e del conflitto siriano, alcuni volontari hanno deciso di portare la loro presenza in un campo profughi al nord del Libano, a cinque kilometri dal confine siriano. I punti cardini attorno a cui ruota Operazione Colomba sono: la condivisione della vita con i più poveri tra le vittime del conflitto, cercando di aiutarli nei loro bisogni primari; la difesa dei più esposti alla violenza della guerra, attraverso la presenza di volontari neutrali ed internazionali; la promozione del dialogo e il tentativo di risolvere o agire direttamente sulle cause che hanno comportato una determinata situazione sociale.
"Respiriamo tutti la stessa aria".
E’ un vecchio detto che rende molto l’idea di quello che dovrebbe essere e vuole essere il nostro coinvolgimento anche come associazione Campo Lavoro Missionario.