#missione
Un aiuto per gli studenti di Beirut
Rispondendo all'appello di Christine, docente universitaria di origini libanesi, un gruppo di volontari ha fatto partire per Beirut un pacco aiuti per la didattica. La capitale libanese è rimasta colpita lo scorso 4 agosto da una vasta esplosione che ha messo in ginocchio la città e procurato numerose vittime e feriti. Christine ha pensato di non starsene con le mani in mano e ha promosso nel Riminese una raccolta di materiale destinato alla ripresa dell'attività didattica nei luoghi colpiti. All'appello hanno risposto gli scout di Miramare, la parrocchia di Regina Pacis di Rimini, il Campo Lavoro missionario e il Gruppo Africa di Bellaria. Il tamtam sui social network e su Whatsapp ha permesso di raccogliere, la scorsa domenica, centinaia tra quaderni, penne, zaini, ma anche coperte, assorbenti igienici e altro materiale di prima necessità per la popolazione libanese. Christine si appella ancora ai riminesi affinché entro la fine di novembre si riesca a spedire a Beirut un altro pacco. Nella lettera la professoressa si presenta e ringrazia quanti hanno contribuito o potranno farlo.
Quanti volessero donare del materiale scolastico al progetto di Christine, possono mettersi in contatto con il Campo Lavoro missionario scrivendo a o tramite messaggio privato su Facebook.
Ciao a tutti/e, Sono Christine Aura, libanese di origini e da 17 anni in Italia. Sono originaria di Beirut, nello specifico di Achrafieh, una delle zone più colpite dalle esplosioni di Beirut il 4 agosto. Da quel giorno, mi sono mossa in maniera sempre autonoma per fornire aiuti alla popolazione colpita che molti conoscevo perché erano ex colleghi, ex studenti e ex vicini di casa. Beirut, mi sono appoggiata su alcuni conoscenti del Ministero della Difesa italiana e anche la Marina. Ci lavoro con loro da anni e si sono messi a disposizione sia per trasportare gli aiuti in Italia che per portarli giù. Un primo carico piccolo è in partenza verso metà novembre. Il secondo e ultimo mezzo avverrà a fine novembre, data della chiusura dell'emergenza Libano che è durata 3 mesi. |
Appuntamenti estivi con la missione. Tornano i Lunedì di Viserba
Torna per la sua decima edizione la rassegna I lunedì di Viserba, la serie estiva di incontri a tema missionario organizzati da Missio e parrocchia di Viserba mare. “La pandemia c’interpella”, questo il titolo della rassegna, per riflettere sulle opportunità di cambiamento nell’era post-Covid. Come ha detto il Card. Zuppi: «Dobbiamo capire ciò che Dio ci vuole dire con questo “Segno dei tempi” leggendolo alla luce del Vangelo». L’appuntamento è per tutti i lunedì di luglio e agosto 2020 in piazza Pascoli a Viserba (RN), di fronte alla Chiesa di S. Maria a mare, dalle ore 21.
Scopri il calendario di incontri
La rassegna prevede otto incontri con ospiti di grande autorevolezza in tema di missione, società ed economia: si comincia lunedì 6 luglio con l’incontro di lancio tenuto dal nostro vescovo Francesco su I santi di Rimini; lunedì 13 luglio il tema è quello di ecologia integrale e Coronavirus, con il prof. Luca Fiorani che presenta il suo libro Il sogno (folle) di Francesco; lunedì 20 luglio ci saranno le testimonianze di giovani missionari impegnati nei cinque continenti; si prosegue il 27 luglio con l’incontro dal titolo Confini e immigrazioni, tra paure e accoglienza: relatori Nello Scavo, giornalista di Avvenire celebre per le sue inchieste sulla tratta di esseri umani nel Mediterraneo, e Don Mattia Ferrari, sacerdote imbarcatosi sulla nave Mediterranea.
In agosto: si parte lunedì 3 con la festa della Notte Bianca; lunedì 10 agosto l’incontro con prof Filomeno Lopes (giornalista e filosofo della Guinea Bissau che si occupa di migrazioni), dal titolo Non riesco a respirare: la lunga marcia contro il razzismo; il 17 agosto si parla dell’economia di Francesco con Stefano Zamagni, economista dell’Università di Bologna; chiude la rassegna il professor Roberto Mancini (filosofo e scrittore dell’Università di Macerata), con l’incontro dal titolo Patto globale per l’educazione.
Al via le attività al nuovo seminario di Kaengesa, Tanzania
Il Seminario Minore di Kaengesa, in Tanzania, è ora pronto per entrare in funzione: a partire dalla fine di luglio gli alunni potranno frequentare le prime lezioni. In questa zona della Tanzania le strutture dedicate all’istruzione sono troppo poche, rispetto alla media nazionale. I primi missionari che giunsero nell’area, accanto alle chiese, impiantarono scuole, poi statalizzate. Ad oggi si è reso necessario aumentare il numero delle strutture didattiche e permettere anche la formazione di aspiranti sacerdoti. Il Campo Lavoro 2019 ha sostenuto la ristrutturazione di un seminario del 1956, che oggi può tornare a svolgere in maniera rinnovata le sue funzioni. La struttura ospita comunque non solo futuri sacerdoti, ma anche studenti che frequentano l’università. La missione è portata avanti dalla Diocesi di Sumbawanga e accompagnata in Italia dal lavoro della onlus Cattolica per la Tanzania. Le iniziative del 39° Campo Lavoro missionario hanno permesso di finanziare la costruzione di servizi igienici e lavatoi del grande complesso, con uno stanziamento di 15 mila euro.
{gallery}kaengesa2019{/gallery}
A Gassa Chare, Etiopia, la nuova scuola ospita oggi 200 bambini
Duecento bambini inizieranno in questi giorni l'anno scolastico nella nuova scuola elementare di Gassa Chare. Siamo a sud-ovest di Addis Abeba, nell'Etiopia rurale: qui opera da anni Padre Renzo Mancini, frate cappuccino. Fino ad oggi un asilo garantiva l'educazione per i più piccoli. Quest'anno, anche grazie al supporto del Campo Lavoro missionario, è stato possibile completare ed aprire la scuola elementare che, nelle due classi prima e seconda, ospiterà ben 200 alunni. Altri 250 piccoli frequenteranno l'asilo. Alla scuola elementare - ci dice Renzo - mancano ancora gli ultimi ritocchi: la verniciatura e l'impianto elettrico (tanto le lezioni si tengono di giorno!). Ma l'inizio dell'anno scolastico è alle porte e non si può aspettare. Grazie ai risultati della raccolta 2019, il Campo Lavoro ha devoluto al progetto di Padre Renzo 12 mila euro. Allegati alla sua lettera di resoconto, alcuni bellissimi scatti fotografici.